News

Comunicati stampa



APPELLO DELLA CPO PER SUPPORTARE DONNE E BAMBINI

Documento sulla situazione in Afghanistan sottoscritto dalla Commissione regionale pari opportunità, presieduta da Maria Lina Vitturini. Il richiamo alla salvaguardia dei diritti faticosamente conquistati negli ultimi 20 anni. Anche alla Regione viene chiesto, nell’ambito delle sue competenze, un intervento forte e deciso.


“Conosciamo ormai la portata devastante sui diritti civili, sociali, di cittadinanza e umani che seguiranno l’instaurazione del regime talebano e si prevedono effetti ancora più efferati su tutte e tutti coloro che negli ultimi vent’anni hanno collaborato con l’Occidente”. Parte da questa premessa il documento sottoscritto dalla Commissione regionale pari opportunità, presieduta da Maria Lina Vitturini, che pone al centro dell’attenzione soprattutto la particolare esposizione delle donne e delle bambine afgane, considerate "proprietà privata degli uomini e bottino di guerra”.
La Cpo si associa all’appello della Conferenza Nazionale degli Organismi di Parità, che esorta ad attivare tutti gli strumenti istituzionali, politici, diplomatici per un piano di corridoi umanitari e di accoglienza che limiti la crisi in atto.
“La comunità internazionale – si legge nel documento - deve assumersi l’impegno di impedire la violazione dei diritti e delle libertà fondamentali, in parte e faticosamente conquistati negli ultimi 20 anni, nonostante le rassicurazioni del nuovo regime, poco credibili se rapportate ai fatti”.
Dopo aver fatto riferimento a quanto dichiarato, in questo senso, dal Segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres e dal Presidente del Consiglio Mario Draghi, viene chiesto anche al governo della Regione Marche, nell’ambito delle sue competenze, “un impegno forte affinché questo appello abbia la giusta considerazione e in modo che alla Commissione pari opportunità vengano forniti gli strumenti per prendere in carico direttamente la questione a livello regionale, ponendola come punto di riferimento per tutte le associazioni che intendono dare supporto a donne, bambine e bambini afgani nelle Marche, offrendo condivisione progettuale, coordinamento di rete, ma anche collaborazione attiva”.

A.Is.