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ADRIATICA IONICA RACE 2022, DRITTE AL TRAGUARDO PER LE PARI OPPORTUNITA’

La Cpo parteciperà il 7 giugno alla tappa Fano-Riviera del Conero, la penultima frazione della quarta edizione della gara ciclistica in programma dal 4 all’8. Sarà l’occasione per rappresentare i diritti delle donne e sensibilizzare istituzioni e chi si occupa di sport sulle tematiche legate alla parità di genere


ADRIATICA IONICA RACE 2022,
DRITTE AL TRAGUARDO
 PER LE PARI OPPORTUNITA’

Ci saremo anche noi, per far sentire la nostra voce. Parteciperemo all’Adriatica ionica race come Cpo con un gruppo di donne che indosseranno maglie rosa con slogan contro la discriminazione e la violenza per sensibilizzare le istituzioni e chi si occupa di sport su queste tematiche ”. Lo annuncia la Presidente della Commissione regionale pari opportunità, Maria Lina Vitturini, a pochi giorni dall’inizio della quarta edizione della gara ciclistica, in programma dal 4 all’8 giugno. Le Marche ospiteranno le due frazioni conclusive, il 7 (Fano-Riviera del Conero) e l’8 giugno (Castelraimondo-Ascoli Piceno). Una rappresentanza della Commissione pari opportunità percorrerà in bicicletta elettrica, insieme ad altre donne impegnate sul fronte dei diritti femminili, il tratto finale della tappa del 7 giugno che si snoderà tra i comuni di Sirolo, Numana e Camerano.

“La gara ciclistica internazionale - afferma la Presidente Cpo - sarà per noi un’occasione per rappresentare le pari opportunità a tutti i livelli. Partendo dallo sport dove in Italia assistiamo ancora a forti discriminazioni, con differenze nei salari, nella contribuzione, nei premi”. Sempre più donne si avvicinano al mondo dello sport, ma secondo la Vitturini c’è ancora molto da lavorare. “La strada - dice - continua a essere in salita, piena di ostacoli e curve. Ma noi andremo dritte al traguardo per le pari opportunità”. Numerose le competizioni, ricorda la Presidente, dove le donne sono escluse. “Uno esempio su tutti, per restare in tema di ciclismo, è - sottolinea- il Giro d’Italia. Le donne non possono partecipare. L’unica volta che ne è stata ammessa una è stato nel 1924, perché con ostinazione si presentò alla partenza. E non successe mai più. Ma ci sono sport ancora più bistrattati".

La Presidente ricorda poi il traguardo raggiunto dal calcio femminile: “Dal mese di luglio le donne saranno finalmente riconosciute professioniste. Un grande risultato che ci aspettiamo possa essere raggiunto presto anche per tutti gli altri sport. Basta discriminare”.

 

C.C.